Per l’installazione di una nuova Caldaia a Condensazione in appartamento, l’allacciamento alla canna fumaria condominiale non è sempre possibile.
Montare una nuova Caldaia a Condensazione è uno dei metodi migliori per valorizzare un appartamento e risparmiare in modo molto significativo sul costo del GAS. Quando però questo avviene in un appartamento che fa parte di un condominio è necessario porsi il problema di come rispettare ciò che prevede la legge per quanto riguarda la gestione dello scarico dei fumi, che devono essere portati OLTRE IL COLMO DEL TETTO.
E’ necessario infatti riferirsi alla Legge 90 del 2013, il cui articolo 17 BIS si occupa dei Requisiti degli impianti termici e recita: “Gli impianti termici installati successivamente al 31 agosto 2013 devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, con sbocco sopra il tetto dell’edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente.”
Posso collegare la nuova caldaia a condensazione alla canna fumaria condominiale?
Una volta stabilito questo, è naturale pensare alla soluzione più semplice: collegarsi alla canna fumaria condominiale della cucina o alla canna fumaria che era in precedenza collegata alla caldaia che stiamo sostituendo. E’ però necessario procedere con molta attenzione e verificare se queste soluzioni rispettano i requisiti richiesti dalle norme che impongono che nello stesso camino possano essere scaricati solo fumi provenienti da apparecchi similari.
Due apparecchi sono definiti similari quando:
- sono classificati con la stessa tipologia
- sono alimentati con lo stesso combustibile
- hanno le stesse condizioni di combustione e di evacuazione dei prodotti della combustione
- hanno un rapporto tra le portate termiche massime minore di 0,7.
Le stesse condizioni di combustione e di evacuazione dei prodotti della combustione implicano:
- la presenza o meno della condensa;
- la presenza o meno del ventilatore;
- la differenza di temperatura dei prodotti della combustione che non deve superare il 10%.
Poiché una delle situazioni più comuni è la sostituzione di una caldaia convenzionale con una caldaia a condensazione, è importante dire sin da subito che questi due apparecchi sono entrambi di tipo C, ma NON sono similari per via delle altre loro caratteristiche!
Veniamo quindi a qualche esempio pratico:
Scarico fumi provenienti dalla cucina e dalla caldaia
Una caldaia ed una cucina NON sono apparecchi similari, e di conseguenza NON potranno condividere lo scarico fumi.
Scarico fumi provenienti da caldaia a condensazione e caldaia standard
Come detto poco sopra, si tratta di apparecchi NON similari, per cui in linea generale NON potranno condividere lo scarico fumi.
E’ però possibile derogare a questa prescrizione nel caso di canne fumarie collettive esistenti, sostituendo un apparecchio di tipo C convenzionale con uno a condensazione, ma è necessario effettuare una preventiva verifica dimensionale della canna fumaria.
Questa verifica, effettuata da un professionista, deve accertare il regolare funzionamento dello scarico per tutti gli apparecchi collegati alla canna fumaria condominiale anche se di tipologia diversa, considerando una futura sostituzione di tutti gli apparecchi convenzionali con apparecchi a condensazione.
Scarico fumi provenienti da caldaia a gas e stufa a pellet
Non si tratta di apparecchi similari poiché hanno combustibili diversi ed i rispettivi fumi non potranno convivere nella stessa canna fumaria.
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